martedì 10 settembre 2013

COMICS TIME#02: NICK FURY AGENT OF S.H.I.E.L.D. di Jim Steranko


Edito da Panini Comics per le fumetterie

Ben prima di essere rilanciato al cinema da Samuel L. Jackson, l’eroe della Seconda Guerra Mondiale Nick Fury è stato reinventato in piena Guerra Fredda. I padri dell’Universo Marvel Stan Lee e Jack Kirby catapultarono il burbero colonnello in una spy story fantascientifica, ponendo le basi per il lato spionistico della Marvel e inventando elementi come lo S.H.I.E.L.D. e l’Elivelivolo. Di lì a poco fecero largo a un giovane talento che aspettava di sbocciare: Jim Steranko. L’operato di Steranko sul personaggio è considerato uno dei picchi più alti e moderni della Silver Age dei comics, con sperimentazioni visive che sono vera e propria “pop art”. Eccovi dunque tutte le storie classiche del personaggio, in un maestoso volume per gli amanti dell’avventura e del fumetto di qualità. 18,3x27,7, C., 816 pp., col., con sovraccoperta Contiene: Strange Tales #135/168, Nick Fury Agent of S.H.I.E.L.D. #1/15, Marvel Spotlight #31

euro 59,00

La linea Omnibus della Panini è in assoluto la serie di volumi più prestigiosa per quanto riguarda la divisione Marvel dell'azienda che propone in Italia le avventure degli eroi della Casa delle Idee: grandi volumi brossurati con copertina rigida e sovracopertina che radunano all'interno delle loro mille pagine (in media) alcuni dei cicli di storie che hanno davvero rappresentato delle pietre miliari della nona arte.
L'omnibus di cui vi parlo oggi, come da titolo, racchiude in sè la gran parte delle storie realizzate da Jim Steranko tra la metà degli anni '60 e l'inizio dei '70 che hanno come protagonista il più importante agente segreto dell'universo creato da Stan Lee e soci, Nick Fury, a l'agenzia di spionaggio che si prende cura della sicurezza internazionale nel mondo fittizio della Marvel, lo S.H.I.E.L.D.
Il volume in realtà parte con la presentazione di quasi due anni di storie della mitica testata Strange Tales nella quale Fury condivideva le sue pagine con un'altra serie molto particolare, figlia senza dubbio del suo tempo, ovvero Dottor Strange, dove inizialmente (come quasi tutte le serie Marvel al loro lancio in quel periodo) il personaggio dal perenne sigaro in bocca era appannaggio delle matite del grande Jack Kirby e della penna di Stan Lee.
Ai due subentrò in seguito una serie di grandi nomi della storia Marvel, da John Severin a Don Heck, passando per John Buscema e Roy Thomas, fino ad arrivare alla stagione di Steranko, uno dei pochi che riuscì ad assicurarsi la cura competa di una serie, occupandosi sia dei testi che dei disegni e portando Nick Fury Agent of S.H.I.E.L.D. a vette artistiche incredibili, immergendo Fury in una dimensione psichedelica e tratteggiandone i tratti caratteriali fondamentali che ancora oggi lo contraddistinguono: l'atteggiamento burbero e scostante, la capacità di costruire la propria vita sulla menzogna per perseguire un bene comune, la scaltrezza nell'inganno, la grande abilità fisica; ma anche rivoluzionando la resa grafica del personaggio, donandogli la tuta che praticamente è la medesima che ancora oggi indossa nelle storie moderne e allontanandolo da quei completi alla James Bond che lo irrigidivano eccessivamente (40 anni prima che Casinò Royale svecchiasse Bond al cinema).
La famosa tavola quadrupla del Nick Fury di Steranko.

Steranko, personaggio incredibile che nella vita fece di tutto, dal fachiro all'escatologo passando appunto per i fumetti, arricchisce le sue tavole di sperimentazioni innovative fatte di collage, pagine quadruple, splash-page ardite e psichedeliche, storie che mescolano la scienza e l'esoterico, personaggi pazzeschi come la Contessa Allegra De Fontaine (unica a scalfire il cuore del colonnello Fury), nemici conturbanti e fascinosi come l'Artiglio Giallo (nemico venuto da oriente che mescola misticismo e scienza per perseguire i suoi malefici scopi), viaggi impossibili, macchinari multicolore dalle funzioni fantascientifiche e tantissimo altro materiale fino ad allora precluso alle storie dell'ex howler.

Quello che fecero Lee e Kirby all'inizio delle avventure di Fury su Strange Tales fu di recuperare il vecchio personaggio che aveva combattuto coi suoi Howling Commando nella seconda guerra mondiale, passarlo dal grado di sergente a quello di colonnello e, insieme a due vecchi comprimari come Dum Dum Dugan e Gabe, inserirlo nella continuity dell'universo supereroistico della Silver Age, rendendolo la superspia del mondo di Spider-Man e Capitan America: in questo modo avevano trovato un ottimo comprimario per le avventure di Strange e un ottimo terreno per sperimentare più di quanto fosse possibile fare sui personaggi più importanti del loro parco testate.
Leggendo l'intero enorme volumone si percepisce tangibilmente il cambiamento di un epoca, sia in termini culturali che artistici, e si possono avere sensazioni diverse, a volte anche rimanere perplessi davanti ai testi ultra didascalici di Stan Lee o all'ingenuità di alcune delle storie contenute, ma proprio progredendo con la lettura si comprende come non solo il modo di fare i fumetti sia cambiato rapidamente in quegli anni, ma anche il modo di leggerli da parte del lettore.
Consigliatissimo.



4 commenti:

  1. Non ho mai amato il capo dello Shield. Ma magari, se me lo dovessi ritrovare tra le mani un occhio ce lo butterei. :D

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    1. Nemmeno io, ma ho letto in più occasioni su vari saggi e in generale sull'informazione legata al fumetto, che questa manciata di storie di Steranko è davvero un FONDAMENTALE e leggendole m sono dovuto allineare!!!

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  2. Sommobuta, se riesci butta un occhio a Secret Warriors di Hickman... potrebbe farti riconciliare con Nick Fury ;)

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